{jcomments on}A sentire le cassandre (metereologi) che per far aumentare l'auditel vogliono farci credere di essere negli States e danno nomi a piogerelline e a temporali estivi come se fossero uragani forza 5, oggi si doveva stare a letto col terrore di Beatrice, ed invece no alla faccia loro e a tutti coloro che aumentano sempre i toni prevedendo nubifragi, bombe d'acqua, grandinate apocalittiche e quanto ci si possa inventare per terrorizzare l'umano pensiero, noi che siamo del vecchio stampo e che vogliamo vedere e toccare con mano non ci siamo lasciati spaventare e in pochi ma saldi nelle nostre autentiche convinzioni che nessun meterologo possa tenerci a casa siamo andati e abbiamo percorso oltre 10 km salendo sull'Asolone tirando fuori le mantelline solo una volta per dieci minuti e senza quasi bagnarci. Giornata splendida quindi sul massiccio del Monte Grappa dal bollettino del NW Montegrappa del 26 agosto 2012.
Ci siamo trovati questa mattina alle ore 08.30 in pochi dato che tanti ascoltando televisioni e radio hanno pensato bene di stare a casa a letto con "Beatrice". Meglio così, la strada per salire in località Lepre era deserta e la camminata si è svolta in tranquillità e in piena serenità trovando i sentieri sgombri da turisti e visitatori. Alla fine eravamo una ventina di prodi che sulle orme dei nostri antenati soldati della Grande Guerra, hanno risalito il versante italiano tra i segni ancora visibili di quell'immane tragedia. La salita al Monte Asolone è stata veramente divertente partiti da località Lepre e passando nei pressi dell'unico "foiarol" rimasto nel territorio vicentino del Grappa in un'ora circa di salita ci siamo portati sulla cima del monte. Da lassù si poteva vedere tutta la linea difensiva italiana che correva dai colli Alti a Cima Grappa, ultimo scoglio e baluardo a difesa della pianura veneta. Dopo una sosta e un pensiero a quei giovani che tanto hanno dato tra questi prati e questi pascoli siamo ripartiti verso il Col Beretta tra mandrie di mucche al pascolo che ci guardavano sornione quasi a chiedersi ma chi saranno mai questi qua?. E via una volta arrivati al Col Beretta, non poteva mancare una visita in una galleria della Guerra. Ci siamo addentrati per una cinquantina di metri nella galleria guidati da Remo e Carlo equipaggiato di torcia elettrica, ci siamo spinti con cautela a vedere la "speloncia" che era stata casualmente scoperta durante lo scavo della galleria. La speloncia come tante altre in Grappa sono delle profonde fessure lunghe anche centinaia di metri che si formano con il fenomeno del carsismo e sono ricercate e amate dagli speleologi. Ripartivi giù verso il Finestron e poi in breve siamo giunti in località Lepre e su alla Casara della Stefania dove ci aspettava la porchetta che Gianni aveva provveduto a far cucinare il giorno prima.
La conclusione della giornata non poteva essere migliore con una bella mangiata tutti in compagnia con l'allegria che un buon desco porta negli animi. Poi finalmente è arrivata la pioggia, pioggia tanto attesa che ben poco hai fatto su queste scoscese rive, sparendo velocemente nell'arso terreno che bramoso e secco si è appena dissetato, si sentiva il bosco e il canto dell'umido suolo che diceva..... ancora, ancora, ancora..... ma ancora una volta le cassandre del tempo avevano fallito e con triste e antica pazienza alla fine tutto diceva sarà per la prossima volta.......
Grazie a tutti i partecipanti a Gianni che si è prodigato per la porchetta e alla Stefania che ci ha piacevolmente ospitati, è stata una giornata veramente bella e vissuta intensamente.
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